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La valutazione del rischio concernente lo stress richiede l’adozione degli stessi principi e processi basilari di altri pericoli presenti sul luogo di lavoro: identificare le fonti di stress, decidere e programmare le azioni da intraprendere, monitorare i risultati.
Data la natura soggettiva dei fattori psicosociali per la loro identificazione e valutazione non è più possibile l’utilizzo di strumenti come la check list e nemmeno l’utilizzo di una matrice di rischio, ma è necessario ricorrere agli strumenti di indagine quantitativi e qualitativi caratteristici della ricerca psicosociale.
 

CRITERI
La valutazione del rischio stress lavoro correlato viene effettuato nel pieno rispetto di:
- Testo Unico (TUSL) su salute e sicurezza del lavoro, D.Lgs 81/08
- le indicazioni sottoscritte dall'Accordo Europeo dell'8 Ottobre 2004
- le linee guida emanate dall'Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro
- le buone prassi diffuse dall' INAIL e dall' ISPESL

 
INDIVIDUAZIONE DELLE FONTI POTENZIALI ED EFFETTIVE DI RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO
Il presupposto teorico alla base della scelta della metodologia d’analisi è basato sul concetto che il benessere lavorativo, derivi da un giusto rapporto costo benefici, in termini di dispendio energetico e psicologico e ricompense lavorative, sia economiche che psico-sociali. Di converso, pertanto, lo stress lavoro correlato risulta essere la conseguenza della carenza di benessere lavorativo.

METODOLOGIA QUANTITATIVA
La valutazione quantitativa dei rischi psico-sociali lavoro correlati, viene realizzata tramite questionario anonimo, che punta alla rappresentatività statistica dei dati. All’interno del questionario vengono inserite delle domande aperte, in modo tale che i lavoratori siano liberi di esprimere le fonti di stress lavorativo.

METODOLOGIA QUALITATIVA, ANALISI OSSERVAZIONALE
L'analisi dei processi lavorativi, delle mansioni e del contesto fisico è prioritaria ed informativa e serve ad evidenziare le mansioni esposte a particolare rischio, le categorie più sensibili, nonchè le misure di prevenzione e protezione già intraprese dall’Azienda in relazione ai rischi psico-sociali, stress lavoro correlati.
L'analisi dei possibili indicatori di malessere lavorativo, si basa sul trend delle malattie professionali, le statistiche del registro infortuni, il turnover, richiami scritti, eventuali azioni legali, vertenze, segnalazioni, etc... Questi indici manifestano uno squilibrio psico-sociale all’interno di una azienda. Alcuni di essi, tuttavia, vanno considerati con molta cautela, giacché potrebbero essere la risultanza di una forte spinta aziendale alla crescita professionale (es. turn over o cambio di mansione).
Attraverso la tecnica dello psicodramma moreiano, del role playing e del colloquio diretto con i lavoratori ed analizzando le singole e specifiche fasi lavorative, vengono identificati i fattori principali di disagio, stress, fastidio o irritazione dei lavoratori.

 
INDIVIDUAZIONE DEI FATTORI EFFETTIVI DI RISCHIO E ANALISI DEI RISULTATI
I valori del questionario di "benessere lavorativo" vengono indicati con variabili dicotomiche ed indicano la percentuale di persone che ha risposto positivamente alle domande in questione.
Tutti i valori vengono confrontati in base alle medie, mode e mediane.
Le domande con maggior numero di risposte negative, vengono considerate come variabili critiche e definiscono l’ordine di priorità per l’attuazione delle corrispondenti misure di prevenzione e protezione.
Lo studio statistico della totalità dei risultati, tiene conto nella distribuzione gaussiana dei dati, del taglio del 5% delle code della curva, per eliminare i dati più inverosimili.
 
STIMA DEL RISCHIO E DEFINIZIONE DEL RISCHIO COMPLESSIVO
Lo studio statistico dei risultati, tenuto conto, della distribuzione gaussiana, degli indici di statistica descrittiva, della rappresentatività dei campioni, nonché delle osservazione sul campo e dell’analisi degli indicatori di stress lavoro correlato, portano alla definizione del rischio psico-sociale correlato al lavoro, secondo la classica scala di rischio (basso, medio e alto).
La stima del rischio viene fatta applicando uno specifico algoritmo di calcolo.

 

INDIVIDUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE E PROGRAMMAzIONE DEGLI INTERVENTI
Il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza trova le sue basi nell’ambito del sistema di gestione (norma OHSAS Occupational Health and Safety Assessment Series 18001).
La pianificazione, realizzazione e valutazione delle misure di prevenzione e protezione, sulla base della stima del rischio risultante, nel pieno rispetto della Carta di Ottawa, tiene conto delle differenze di "Genere", senza trascurare etnia, ceto sociale o età, quali ulteriori variabili.




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